Prima parte - Il test pratico
Il 28 settembre 2021 il Ministero della Giustizia ha pubblicato il Decreto Dirigenziale nel quale sono contenute le prime linee guida per l’attuazione del nuovo istituto della “Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa”, introdotto dal decreto-legge 24 agosto 2021 n. 118, e che troverà pratica applicazione a partire dal prossimo 15 novembre.
Il documento, suddiviso in 5 sezioni ed integrato da 3 allegati, affronta questi temi:
Sezione I: test pratico per la verifica del risanamento, disponibile online;
Sezione II: check-list per la redazione del piano di risanamento;
Sezione III: protocollo di conduzione della composizione negoziata;
Sezione IV: la formazione degli esperti;
Sezione V: la piattaforma.
Nella prima sezione ci si occupa del test "debito oggetto di ristrutturazione/flussi finanziari futuri" che, in fase preliminare, sia l’imprenditore che esperto nominato, sono tenuti ad effettuare per accertare la fattibilità del piano di risanamento, con l’obiettivo di evidenziare il grado di difficoltà del piano stesso.
Strumento ideale per eseguire un test significativo è il piano economico-finanziario d’impresa redatto specificamente per l’occasione. In alternativa, è comunque possibile limitarsi ad un confronto preliminare tra debito da ristrutturare e flussi annui positivi da porre al servizio al debito.
Il risultato del rapporto indicato sopra (debito/ flussi generati a servizio del risanamento) fornisce all’imprenditore una prima indicazione di massima del numero degli anni per estinguere la posizione debitoria. Un rapporto debito/flussi non superiore a due è comunque un segnale di difficoltà contenute. Livelli superiori dell’indice, soprattutto se collocati a valori pari a 5-6, fanno ritenere necessarie operazioni più incisive fino ad arrivare, ad esempio, la cessione di rami dell’azienda.
Il Centro Studi di Milano Commercialisti rimane a disposizione per gli approfondimenti specifici
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